giovedì 28 giugno 2012

Cattocoliche - Atto 1


Inizio con questo post la serie delle “Cattocoliche”, cioè argomenti che riguardano le varie scempiaggini riguardanti gli eccessi religiosi per lo più di carattere fondamentalista e stupido (che a pensarci bene sono praticamente sinonimi).
Avverto subito sottolineando che mi riferisco a eccessi, quindi se siete cattolici o cristiani in generale ma non vi riconoscete in certi fatti o pensieri che descriverò non sentitevi offesi, perché evidentemente non ce l'ho con voi, e possibilmente risparmiatemi i vostri “ma non siamo tutti così”, lo so benissimo. Se invece vi riconoscete in quello che descrivo e vi sentite offesi, allora vi prego: sentitevi liberi di andare a quel paese. E non perché non mi interessa la vostra opinione, ma perché ho rinunciato a cercare di ragionare con chi ragionare non vuole. E perché sentirsi offesi non basta per avere ragione.

Veniamo a noi. È da alcuni giorni che mi imbatto in articoli provenienti dal sito ChristWire.org, articoli deliranti e calunniatori che si scagliano contro gay, atei, determinati film, telefilm, cantanti e ogni tipo di aspetto della cultura popolare moderna che sia minimamente deviante rispetto agli standard conservatori cristiani di destra statunitensi.
Vi si trovano articoli che spiegano la pericolosa "immoralità" del vegetarianismo, della saga videoludica Final Fantasy, della musica dubstep e così via.
Interrompete momentaneamente la lettura di questo post e leggete alcuni di quegli articoli, è necessario per capire il senso di quello che voglio dire dopo.
Fatto? Ok.

Irritante eh? La naturale reazione per qualsiasi persona di buon senso (per non dire sana di mente), anche cristiana, sarebbe indignarsi per ogni singola virgola scritta, e magari vergognarsi di condividere il pianeta con gente capace di siffatte “opinioni”. Molti lo sono e molti lo saranno.
Anche se è l’Italia il paese cattolico per eccellenza, è negli USA che spesso troviamo i casi più deliranti di fondamentalismo cattolico, tra creazionisti e puritani gli esempi si sprecano, anche se c’è chi cerca di minimizzare relegandoli a una minoranza.
Ma c’è un ma… Sicuri di aver letto almeno uno o due degli articoli di quel sito? Ultima chance: se non lo avete ancora fatto fatelo adesso.

La verità è che ChristWire è un sito satirico. Proprio così, è un sito che sottolinea gli eccessi dei valori cattolici creando articoli estremisti plausibili. Niente sul sito dà indizi sulla sua vera natura, ed evidentemente è una scelta mirata a ottenere il risultato di essere preso in parola. E così succede infatti.
Non solo su Internet circolano link dei suoi articoli con contorno di commenti sprezzanti, ma persino testate come lo Huffington Post ci sono “cascati”.
Rileggendo gli articoli sotto quest’ottica, le assurdità scritte acquistano un senso, e se ne può trovare il carattere satirico e divertente.

E non c’è che dire, questa vicenda mi ha fatto pensare. Quello che viene scritto “è divertente perché è vero.” Divertente ovviamente se si ha la forza e il giusto senso dell’umorismo per ridere anche delle cose negative. Il primo impulso infatti è pensare che non ci sia molto da ridere, perché di gente con questi “valori” e pensieri, capacissima di scrivere certi articoli, esiste eccome.
Intransigenti, moralisti, sordi a qualsiasi approccio dialettico logico, ferventi credenti delle Scritture a un livello estremo…e a mio parere anche un po’ insano e pericoloso.

La cosa impressionante è che la stragrande maggioranza di chi legge gli articoli di ChristWire si divide tra chi li prende sul serio, e manifesta giustamente il suo sdegno (basta leggere i commenti agli articoli), e chi è più insicuro, incredulo dal livello di assurdità, e pone il dubbio che possa essere una “trollata”. Ma praticamente nessuno lo riconosce per quello che è, nessuno che dica “ma no, stanno sicuramente scherzando”. Questo perché questi fondamentalisti cattolici hanno raggiunto un tale livello di irragionvolezza da non farci stupire più di nulla; indignarci sì, ma stupirci e dubitare non più.



Certo, si potrebbe pensare che il sito dovrebbe rendere più chiara la sua indole satirica. In effetti è la prima cosa a cui ho pensato.
Da un lato è vero che l’artista satirico per principio non avrebbe bisogno che il suo pubblico capisca o rida: finché la sua è vera satira e lo diverte è sufficiente; poi se il suo pubblico capisce e ride meglio. Ma è anche vero che la satira è una forma di comicità che vuole trasmettere un punto di vista, e se non lo fa perde un po’ la sua consistenza. Se in molti non capiscono ce si tratta di satira, come possono cogliere il messaggio? In uno spettacolo satirico a teatro o in TV l’intento satirico è chiaro e atteso, ma è molto diverso quando si è di fronte un testo scritto. Del resto secondo la cosiddetta Legge di Poe, senza un qualche segno che palesi l’intento umoristico, è praticamente impossibile distinguere un’affermazione estremista dalla sua parodia. Perché le sbilenche e pretenziose “verità” di creazionisti &Co. ci hanno insegnato che c’è gente capace di affermare tutto e il contrario di tutto.
È anche vero però che se ChristWire manifestasse chiaramente quello che in realtà è non sortirebbe lo stesso effetto, perché nessuno lo prenderebbe sul serio. E ad esempio io stesso non avrei pensato a tutto questo.

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